FACCIAMO IL PUNTO….OTTOBRE 2020
Buongiorno
Ancora non vediamo la fine dell’emergenza sanitaria che ci impone da marzo la riorganizzazione del nostro modo di vivere e che ha richiesto sforzi straordinari a tutti per poter continuare le attività più importanti anche se in modo parziale.
Ci siamo reinventati tutti, genitori e lavoratori, insegnanti ed educatori, studenti e bambini abituati a stare con i compagni. Per sentire la scuola presente e valorizzare le buone pratiche come GenitoriAttivi abbiamo realizzato ben tre numeri del giornalino scolastico triplicando le pagine e abbiamo realizzato camp estivi con i partner della scuola nonostante le condizioni difficilissime per dare un’opportunità in più a ragazzi e famiglie.
Durante l’estate l’associazione ha partecipato alla ricerca di spazi che permettessero di ospitare tutti gli alunni in sicurezza e ci siamo adoperati anche per costruire con la scuola progetti che potessero ottenere finanziamenti pubblici e facendo piani, protocolli, proposte e preventivi con tanti soggetti del territorio per cercare di realizzare tempo scuola aggiuntivo a costi il più possibile contenuti
Sforzi organizzativi ed economici unici nella storia del nostro Paese sono stati fatti dalle Istituzioni a tutti i livelli per la scuola ma non si è potuto mettere mano a questioni decennali come il sistema inadeguato del reclutamento del personale della scuola, insegnanti e personale ATA, che ogni anno provoca ritardi e quest’anno diventa un problema ancora più grave, e che insieme alle nuove esigenze di spazi per la didattica dovute al distanziamento ha provocato una grave riduzione di orario scolastico che perdura ancora. Sappiamo che la questione è molto complessa e si intrecciano problemi sindacali, territoriali, economici, di tutela dei lavoratori, ma anche della necessità di selezione del personale per garantire la qualità dell’insegnamento e la stabilità del personale sulle cattedre assegnate. Riteniamo che questa questione debba essere affrontata al più presto nella sua complessità, senza procrastinare all’infinito interventi di emergenza con personale precario che aggravano sempre più le storture del sistema.
Questa contrazione di orario è un problema che non va sottovalutato, non tanto perché sia un diritto inalienabile delle famiglie, (non abbiamo mai pensato che il tempo pieno fosse un modo per intrattenere i figli dei genitori che lavorano, ma un progetto didattico di valore e consideriamo la scuola come una entità educante guidata da esperti in questo prioritario compito) ma soprattutto perché è un diritto degli studenti. Ma anche la difficoltà organizzativa ed economica di tante famiglie già seriamente provate dalla pandemia non può essere minimizzata dalla scuola, perché può aggravarsi e portare a un peggioramento delle condizioni di vita anche dei ragazzi.
Un progetto straordinario poi sarebbe necessario per i ragazzi che avrebbero diritto ad un insegnante di sostegno, già sacrificati con le loro famiglie dall’isolamento con un effetto spesso regressivo, privati degli spazi dedicati di cui fruivano a scuola, oggi tutti utilizzati come classi, e inseriti a tempo pieno nelle classi senza il supporto che sarebbe necessario.
Non sappiamo se sarebbe stato possibile fare di più in questi mesi, per quello che abbiamo potuto vedere la ricerca di soluzioni praticabili per l’utilizzo di spazi e personale si è protratta fino agli ultimi giorni prima della riapertura, con un lavoro serrato che ha visto lavorare insieme Comune, Insegnanti e Dirigente in condizioni veramente difficili.
In ogni caso riteniamo che potrebbe essere utile praticare forme provvisorie di auto-aiuto condividendo le risorse, proposte che possono risolvere qualche difficoltà e contribuiscono a creare un clima di collaborazione come quella di una famiglia che ringraziamo per organizzare un pedibus verso il plesso di s.Uguzzone e anche per esempio realizzando un accompagnamento di piccoli gruppi all’uscita di scuola dal plesso mattei alla Casa dei Giochi in via S.Uguzzone dove è stato organizzato un doposcuola gratuito fino a che non partiranno i giochi serali organizzati dal Comune di Milano
Intanto solleciteremo scrivendo a:
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- Perchè, ora che i lavori straordinari di ristrutturazione con abbattimento e costruzione di pareti per ricavare nuove aule in tante scuole stanno terminando, metta prioritariamente in programma la manutenzione straordinaria del teatrino e delle mense di via Mattei rifacendo completamente la fognatura, per permettere ai bambini e alle maestre di disporre di uno spazio in più in cui potersi muovere, e per l’aggiunta di un bagno nella materna di via S.Uguzzone
- Affinchè acceleri i tempi per la regolamentazione dell’utilizzo degli spazi scolastici in un’ottica di scuola aperta che permetta anche, come già avviene nella nostra scuola, di avvalersi di risorse aggiuntive in termini di strutture e attrezzature, attività per i ragazzi, fondi e volontariato
IL MIUR E L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
- Perché fornisca al più presto insegnanti aggiuntivi per un anno a copertura effettiva anche delle classi sdoppiate come promesso
- Perchè completi al più presto l’organico degli insegnanti di sostegno
LA SCUOLA
- Perché sia disponibile a rivedere il piano attuale se fosse possibile in futuro riunire delle classi o disporre di più educatori o avere insegnanti aggiuntivi, anche grazie ai bandi cui la scuola ha partecipato.
Perché prenda in considerazione anche la possibilità di utilizzare le mascherine per qualche ora per attività laboratoriali dove non sia possibile rispettare il distanziamento ottimizzando il tempo degli educatori e permettendo ai ragazzi di spostarsi dai banchi.
- Affinchè permetta l’utilizzo di spazi residuali della scuola e di qualche aula per attività aggiuntive o libere pomeridiane